Sulla toelettatura del cane per una corretta gestione, girano voci contrastanti ed a volte anche varie leggende metropolitane: c’è chi sostiene che il cane vada lavato ogni settimana e chi dice che non andrebbe mai lavato, che sia meglio usare l’acqua e aceto al posto dei saponi, che il cardatore non vada assolutamente usato su cani con pelo lungo come maltesi ecc. ecc.
In questo articolo cercheremo di elencare Tutto quello che c’è da sapere sul lavaggio del cane tra miti e leggende.
Ogni quanto si lava un cane?
Non esiste una regola precisa che riguardi la frequenza con cui lavare un animale, lavare il cane con assiduità, soprattutto se vive in casa con noi, potrebbe sembrarci superfluo ma non è così.
Proprio come noi, che non ci laviamo soltanto quando siamo sporchi, anche il cane va infatti lavato periodicamente. Se pure il nostro amico a quattro zampe non ha molte occasioni per sporcarsi, ricordiamo che è a contatto giornaliero con smog e polveri sottili, queste ultime maggiormente concentrate alla sua altezza proprio come avviene per i bambini. Al contrario della pelle però, il pelo intrappola la polvere e il pulviscolo ed il cane non può liberarsi delle scorie tramite la sudorazione come facciamo noi.
Indicativamente, i cani possono essere lavati anche tutte le settimane. L’importante è utilizzare prodotti professionali e che rispettino il pH della loro pelle; non si può usare lo shampoo per persone, in quanto troppo aggressivo. In media, un cane che viva in casa senza particolari occasioni di sporcarsi necessita di essere lavato ogni 25-30 giorni, praticamente una volta al mese.
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Quali sono i migliori shampoo per cani?
Lo shampoo per cani deve essere adatto al pH della pelle, sembra uno concetto contato ma non lo è.
Uno shampoo per cani dovrebbe sempre avere un pH neutro. Questo perché il pH del cane è molto alcalino, con una gradazione da 7 a 8 (quello del gatto invece è leggermente più acido e si aggira sul 6,5).
—– da sommare a sopra — Il PH cutaneo canino è stato misurato. In un cane sano, varia da 5,9 a 6.9, mentre nei cuscinetti plantari si va da 7.1 a 7.4. È molto importante sapere, che un PH più basso (leggermente acido) ha un’attività maggiore, sia batteriostatica sia battericida.
Utilizzare uno shampoo adatto è quindi molto importante. Ci vuole il PH giusto, 6.5, se si vuole fare una scelta professionale.
Per questo motivo non bisogna mai usare lo shampoo per persone per lavare i cani! Il pH umano infatti è notevolmente più acido di quello del cane, e va da 4 a 5,6. Nemmeno gli sciampi “delicati” per bambini sono indicati per la cute di Fido. L’unico sapone che si può dare al cane è quello di Marsiglia, sempre però in quantità limitate e non ripetutamente, perché alla lunga ne danneggia la pelle.
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Si può usare lo shampoo per persone per lavare i cani?
I proprietari di cani e gatti spesso si chiedono se per lavare i propri beniamini si può usare lo shampoo per persone, lo stesso che magari comprano loro al supermercato. Qualcuno addirittura suggerisce gli sciampi neutri o quelli specifici per neonati, convintissimi che non possano fare del male neppure al cane. Invece non c’è niente di più sbagliato quindi non si può usare lo shampoo per persone per fare il bagno a Fido in quanto il ph del cane ed il ph delle persone non sono uguali.
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Perché il padrone non deve assistere alla toelttatura del Cane
I proprietari al loro primo cane o che non hanno ancora portato Fido in toelettatura rimangono generalmente molto perplessi quando gli viene detto che il padrone non deve assistere al bagno del suo beniamino. Alcuni addirittura reagiscono con sdegno, come se il toelettatore lo facesse apposta a scacciarli per il gusto di essere sgarbato. In realtà non c’è niente di più falso!
Il toelettatore è una persona competente e scrupolosa che ha a cuore prima di tutto il benessere del vostro quattrozampe. Se vi chiede di assentarvi per il tempo della toelettatura è semplicemente perché, anche se voi magari siete convinti del contrario, per il cane è molto meglio così.
Tranquillizzare il cane, il motivo per cui il padrone non deve assistere
Senza correre il rischio di antropomorfizzare troppo il cane, pensiamo a un bambino che davanti alla scuola si rifiutasse di entrare senza di voi. Sicuramente cerchereste di convincerlo che non è una cosa terribile e che a scuola sarà al sicuro fino al vostro ritorno.
Togliamoci dalla testa l’idea che il cane “soffra” se lo lasciamo un’oretta in toelettatura; non c’è niente di più sbagliato!
In un primo momento il cane, specie se non è abituato all’ambiente e non è mai stato lavato, sarà diffidente e un po’ guardingo. Una volta uscito di scena il padrone, tuttavia, il cane deve giocoforza esplorare i dintorni da solo. Così facendo, avrà modo di convincersi che la toelettatura non è un luogo pericoloso, perché lo vedrà con i suoi occhi, senza aspettarsi che risolviate voi tutti i problemi.
Diciamo che le eccezioni esistono, ma sono veramente rarissime. Nella stragrande maggioranza dei casi, il proprietario non deve assistere perché la sua presenza non fa che agitare e innervosire il cane.
Tuttavia, in casi particolari, sarà il toelettatore stesso a decidere se sia davvero opportuno che il padrone rimanga. Per esempio potrebbe essere il caso con cani fortemente fobici, come si diceva prima, oppure in soggetti afflitti da patologie come l’epilessia.
Anche un cane anziano e molto debole o con problemi cardiaci (oppure di mobilità) potrebbe trarre conforto dalla presenza del suo padrone. In tutti questi casi sarà il toelettatore a decidere cosa è meglio per Fido e a chiedervi cortesemente di rimanere.
Leggi l’articolo completo: Il padrone non deve assistere alla toelettatura del cane.
Perché non bisogna avere paura del Toelettatore
A nessuno che odi gli animali passerebbe mai per la testa di aprire una toelettatura per cani e gatti. Quest’attività, checché ne pensi il proprietario medio, non è un grande parco giochi e neppure una “fabbrica di coccole” coatte. Diventare toelettatore richiede formazione continua, impegno, dedizione e un notevole dispendio di tempo e denaro. Il toelettatore è un professionista con delle mansioni specifiche, più affini a quelle di un estetista che di un parrucchiere. Le sue priorità sono il benessere, l’igiene e la salute del pelo del cane (o del gatto). Se non può costantemente coccolare i nostri quattrozampe, però, non significa neppure che li maltratti… anzi!
Leggi l’articolo completo: Chi ha paura del Toelettatore? Ecco perchè non bisogna aver paura
Si possono lavare i cani in Inverno?
Non è pericoloso lavare i cani d’inverno, si possono lavare i gatti e i cani tanto d’estate quanto d’inverno. L’importante è usare prodotti specifici per la toelettatura degli animali, che rispettino il loro pH e non danneggino il pelo ed asciugarli bene.
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Quando lavare un cucciolo di cane
Quando il cucciolo è molto piccolo bisogna rispettare il tempo necessario perché le sue difese immunitarie divengano valide a tutti gli effetti. In questa fase (più o meno fino al quinto mese di vita) il cucciolo di cane è infattidelicatissimo. Il suo sistema immunitario non è ancora perfettamente funzionante, e lo rende più esposto a contrarre malattie virali. Anche se il cane non può prendere l’influenza o il raffreddore come gli umani, un bagno troppo a ridosso del richiamo potrebbe inibirne gli effetti, lasciando il cucciolo “scoperto” quando si troverà ad affrontare sempre più spesso il mondo esterno.
In genere, i toelettatori consigliano di aspettare almeno una settimana o dieci giorni dal richiamo. Dopodiché, si può procedere al bagnetto. Si possono lavare i cani d’inverno come d’estate, non fa differenza. L’importante è tenerlo al caldo (da cui l’importanza di avere locali ben riscaldati se vogliamo aprire una toelettatura). Inoltre, il cucciolo dovrà rimanere “al chiuso” per almeno un’ora dopo il bagno. Solo così eviteremo che l’epidermide, laddove non completamente asciutta, si raffreddi troppo in fretta.
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Si possono lavare i gatti?
Secondo uno dei luoghi comuni più diffusi sui gatti, questi animali odierebbero ferocemente l’acqua. In effetti non si può dire che il gatto ami bagnarsi, ma ciò non significa che non si possano lavare i nostri mici. È vero che il gatto è per sua natura un animale molto pulito, ma il mantello necessita comunque di alcune cure specifiche. Tanto più se abbiamo in casa un gatto a pelo lungo,come un Persiano, un Ragdoll oppure un Maine Coon. I gatti ovviamente vanno abituati fin da piccoli ad essere lavati.
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Lavare i cani con acqua e aceto serve? NO!
L’aceto ha anche molte altre proprietà, non c’è dubbio che rappresenti un potente antisettico naturale che contrasta funghi e batteri che si annidano sulla pelle, è inoltre molto utilizzato per pulire le superfici della casa e in particolare quelle ritenute piuttosto “ostiche”, come per esempio le rubinetterie, dal momento che non intacca i metalli facendoli arrugginire. Inoltre è molto indicato per la pulizia degli specchi e perfino dei tappeti; la sua azione tiene lontani insetti molesti come mosche e formiche.
Il fatto che come detergente per la casa l’aceto funzioni un po’ su tutto (dalle lavastoviglie al forno), unito alle sue proprietà antibatteriche, ha fatto sì che si diffondesse l’opinione di poterlo davvero usare per lavare qualsiasi cosa… cani compresi! Quindi non sorprende che molti proprietari siano convinti ancora oggi di poter lavare il cane con un panno imbevuto di acqua e aceto. Peccato che per l’igiene del cane, questa pratica non serva a nulla!
Come le persone non si lavano con acqua aceto ma con saponi che rispettano il ph della pelle, anche gli animali vanno lavati con saponi che rispettino il loro ph cutaneo!
Per il resto, l’aceto potrà forse “coprire” l’odore del pelo del cane – in minima parte e neppure in tutte le razze – ma di sicuro non lo renderà né più pulito, né più splendente. E non allontana nemmeno pulci, zecche.
Leggi l’articolo completo: Lavare il cane con aceto, a cosa serve? A poco o niente!
Danni che provocano i nodi sul pelo del cane
Non bisognerebbe mai ritardare la spazzolatura, perché la conseguente presenza di nodi nel pelo dell’animale, può fare molto male alla salute del vostro cane. Non ci credete? Allora, date un’occhiara alla nostra galleria degli orrori!
Pettinare ogni giorno il nostro cane o gatto non è semplicemente una questione estetica. È utile anche per migliorare il loro stile di vita. Anche se non ci credereste, un pelo non curato non è solo brutto da vedere ma comporta molti rischi per la salute, scopriamoli insieme in questo articolo!
Leggi l’articolo completo: Nodi nel pelo, rischi e danni che provocano ai cani
Come sciogliere i nodi dal pelo del cane
Come sicuramente saprete, mantenere liscio e privo di nodi il manto del vostro cane non è solo una questione estetica, poiché un manto pieno di peli annodati andrà ad influire negativamente anche sulla salute del vostro cane, con irritazioni ed infezioni.
Per aprire i nodi va usato dapprima un cardatore che allenterà il nodo e successivamente un pettine per districare completamente gli ultimi nodi più piccoli rimasti.
Leggi l’articolo completo: Come districare e sciogliere i nodi del pelo del cane
Quanto costa lavare un cane
Quanto costa lavare o tosare un cane o un gatto?
Il costo orario di un toelettatore dovrebbe essere di 45 euro l’ora, portare regolarmente il proprio cane in toelettatura ha un costo sicuramente inferiore in quanto il cane sarà in condizioni migliori e quindi richiederà meno impegno toelettarlo.
Consultando il Listino Prezzi Toelettatura, troverete i costi dettagliati di tutti i principali servizi per il benessere e la cura del mantello dei nostri amici a quattro zampe. Un cane ben pulito vive meglio!!!
Leggi l’articolo completo : Listino prezzi Toelettatura, Quanto costa lavare e tosare un cane o un gatto
La galleria degli orrori
I toelettatori ogni giorno hanno a che fare con cani in condizioni allucinanti. Di seguito la “galleria degli orrori” con le foto di alcuni dei casi più eclatanti; cani infeltriti e dal pelo completamente trascurato, lasciati a sé stessi e privi di protezione antiparassitaria, oppure pieni di nodi che nascondono lesioni della pelle e ferite… e la lista sarebbe ancora lunga!
Leggi l’articolo completo: La Galleria degli Orrori: i “miracoli” del Toelettatore professionista