In un clima da caccia alle streghe, contro ogni buonsenso e il benché minimo rispetto per il lavoro altrui, il circo mediatico torna a recitare la parte del leone, con i processi che più che nelle aule giudiziarie sembrano ormai celebrarsi soprattutto in rete. Processi morale, processi alle intenzioni, immediati, spettacolarizzati e lapidari. Le fake news ormai hanno preso il posto di una sana informazione, con udienze vere o presunte da parte del popolo del web, con persone che si sentono in diritto dovere di salire sullo scranno del giudice e con una tendenza “commerciale” sull’onda dell’audience e del vouyerismo, tutto il contrario di ciò che un equo processo dovrebbe rappresentare.
Purtroppo, sono in molti a credere che dietro al toelettatore si celi un losco figuro maltrattatore di animali ed interessato soltanto al denaro. Chi ha paura del toelettatore si sentirà raccontare storie inquietanti che sembrano uscite dalla fantasia di Dario Argento. Questi detrattori spesso sono gli stessi che si inalberano quando viene loro detto che il padrone non deve assistere alla toelettatura e come veri e propri diffamatori di professione fanno passare il messaggio che il toelettatore se ne infischi del benessere degli animali. Parlano in continuazione di presunti maltrattamenti ai cani, affermano che il cane in toelettatura da solo soffra lo stress o che i toelettatori somministrino psicofarmaci per sedare gli animali e renderli più mansueti, oppure somministrano psicofarmaci per sedare gli animali…
Naturalmente la verità è ben diversa! Leggendo simili “j’accuse” non si può fare a meno di sorridere, in quanto completamente campate in aria e prive di ogni fondamento. Ma è un riso amaro quello che solca il nostro viso. Infatti queste affermazioni danneggiano una professione seria, che il più delle volte è portata avanti da personale preparato, attento e scrupoloso.
A nessuno che odi gli animali passerebbe mai per la testa di aprire una toelettatura per cani o gatti. Questa attività, checché ne pensi il proprietario medio, non è un grande parco giochi e neppure una “fabbrica di coccole” coatte. Diventare toelettatore richiede formazione continua, impegno, dedizione e un notevole dispendio di tempo e denaro. Le priorità di questa professione sono il benessere, l’igiene e la salute del pelo del cane o gatto. Se il toelettatore non può costantemente coccolare i quattrozampe, però, non significa neppure che li maltratti… anzi!
Basterebbe vedere in quali condizioni arrivino molti cani in toelettatura visitando la pagina Facebook Grooming Horror per farsi un’idea della mole di lavoro e delle mille difficoltà che un Toelettatore ogni giorno incontra lungo il suo cammino!
Per tutti questi motivi, visto che la diffamazione, le ingiurie e le offese perpetrate in modo continuo, palese e a evidente scopo di recare danno all’immagine della figura del Toelettatore,
Con la presente tutta la categoria dei Toelettatori rappresentata da:
- APT (Associazione Professionisti Toelettatori;
- CSEN settore Cinofilia;
- A.S.D. Sport e Cinofilia;
- UPET (Unione Professionisti Esercienti Toelettatori di Confartigianato Impresa Roma);
- Ordine dei Toelettatori;
- Acad (Associazione Commercianti Animali Domestici e Toelettatori).
Diffida dal proseguire con l’attività lesiva e dichiaratamente diffamatoria nei confronti di tutta la categoria messa in atto sul Web.
Invita pertanto tutti a a sospendere ogni attività lesiva verso chi esercita questa professione e in caso contrario verrà dato mandato per agire attraverso vie legali e tutelare in sede civile e penali i diritti della Categoria.
La Categoria dei Toelettori non intende più accettare queste accuse gratuite e che non trovano alcun riscontro nei fatti.
Come in ogni categoria è possibile che operino anche personaggi discutibili per i quali vanno presi provvedimenti senza se e senza ma, tuttavia questi debbono essere sanciti nelle sedi più opportune e non in processi sommari, senza perizie medico veterinarie, sui social. Il 99% dei professionisti che esercitano questo mestiere sono persone serie che fanno del proprio lavoro una missione e che sono mossi dall’amore verso gli animali.
Viene ribadito quindi, a nome di tutta la categoria, che non verrà tollerata più alcuna diffamazione che non sia supportata da prove tangibili e concrete. Se ci sono stati casi di maltrattamenti devono essere mostrate le prove di queste presunte “aggressioni” da parte dell’operatore, devono essere fatte denunce in sede penale e devono essere mostrati referti medici affermanti la colpa del toelettatore.
Perché se è vero che chi sbaglia deve pagare senza sconto alcuno, è anche vero che non si può gettare fango su una categoria che opera nel massimo rispetto delle regole igienico-sanitarie ed etiche!
Infine si ricorda che il cane va abituato ad essere maneggiato in toelettatura fin da piccolo, per questo va portato in toelettatura dopo l’ultimo vaccino, se invece viene portato dopo alcuni anni pieno di nodi, solo quando il proprietario non è più in grado di gestirlo, aumenta esponenzialmente il rischio di infortuni da parte del toelettatore che per liberarlo dai nodi ovviamente utilizza lame.