Quando un animale domestico ci lascia, uno dei pensieri più comuni riguarda il modo migliore per onorarne la memoria. Tra le opzioni che molti proprietari valutano, c’è quella di seppellire il proprio amico a quattro zampe nel giardino di casa. Ma è davvero consentito dalla legge?
È legale seppellire il proprio cane o gatto in giardino?
A livello europeo, il Regolamento CE 1774/2002 (modificato successivamente dal Regolamento CE 808/2003) classifica i resti degli animali domestici come materiali potenzialmente pericolosi per l’ambiente. Di conseguenza, la norma prevede che lo smaltimento avvenga secondo procedure specifiche.
Tuttavia, lo stesso regolamento lascia spazio agli Stati membri per applicare deroghe. Questo significa che ogni Paese può decidere di adottare regole meno rigide. In Italia, tale deroga è stata effettivamente accolta, il che rende possibile, almeno in teoria, l’inumazione di cani e gatti nel proprio terreno.
In Italia: sì, ma con mille sfumature
Nonostante la deroga, in pratica la situazione è tutt’altro che uniforme. La possibilità di seppellire il proprio animale nel giardino di casa dipende infatti dai regolamenti locali e, ancora più nello specifico, dalle direttive delle singole Asl.
Alcune Aziende Sanitarie Locali permettono questa pratica, altre la vietano del tutto. Inoltre, le disposizioni possono cambiare nel tempo a seconda di chi è alla guida del servizio veterinario. Insomma, non c’è una risposta unica: è sempre necessario rivolgersi alla propria Asl per avere indicazioni aggiornate e precise.
I casi in cui il seppellimento è vietato
Anche nelle aree in cui la sepoltura domestica è ammessa, esistono alcune eccezioni dovute a motivi sanitari. Non è mai consentito seppellire animali:
- morti a causa di malattie infettive trasmissibili
- che hanno ricevuto trattamenti come la chemioterapia
Queste precauzioni servono a tutelare la salute pubblica e l’ambiente, evitando la contaminazione del suolo e delle falde acquifere.
Alcune condizioni da rispettare
Quando è consentito seppellire il proprio animale, bisogna farlo esclusivamente in un terreno di proprietà privata. Non è assolutamente permesso utilizzare terreni pubblici o altrui, né tantomeno aree agricole o campi non autorizzati.
Inoltre, per cani e gatti muniti di microchip, la legge impone un’ulteriore formalità: bisogna notificare il decesso ai Servizi Veterinari, presentando un certificato rilasciato dal veterinario che attesti la morte dell’animale. In genere, tale documento va consegnato entro 15 giorni, ma anche questa scadenza può variare da una Asl all’altra.
E nei condomini?
Infine, una nota importante: se si vive in un condominio, non si può procedere con la sepoltura dell’animale nelle aree comuni, a meno che tutti i condomini siano d’accordo e la Asl competente dia il suo benestare.