Lavare un gatto in casa è spesso visto come un’impresa impossibile, ma con un po’ di pazienza, qualche trucco e il giusto approccio, può diventare un momento di cura (quasi) sereno per entrambi. In questo articolo scoprirai perché lavare il gatto è importante, come farlo passo passo, e i consigli per evitare stress, miagolii disperati e graffi da battaglia.
Il mito del gatto che “non si lava”
C’è una credenza popolare molto diffusa: “Il gatto non va lavato, si lava da solo!”. In realtà questa è una mezza verità. I gatti sono notoriamente puliti e dedicano moltissimo tempo alla toelettatura personale, ma non sempre riescono a lavarsi in modo efficace, soprattutto in alcune situazioni.
Pensaci così: se noi umani, invece di farci la doccia, provassimo solo a leccarci con la lingua, saremmo davvero puliti? Ovviamente no. Allo stesso modo, il gatto può pulirsi in superficie, ma non riesce a rimuovere sporco profondo, residui grassi, polvere, inquinamento o sostanze appiccicose.
Inoltre, con l’età, alcune condizioni fisiche o la lunghezza del pelo, lavarsi da soli diventa più difficile. In certi casi, un bagno vero è non solo consigliato, ma necessario.
Quando è davvero necessario lavare un gatto
Non serve farlo ogni settimana, ma ci sono circostanze in cui un bagno è utile o inevitabile:
- Il gatto è entrato in contatto con sostanze oleose o tossiche.
- Soffre di dermatiti, allergie o infestazioni da parassiti (su consiglio veterinario).
- È anziano, obeso o ha problemi di mobilità.
- Ha il pelo lungo con nodi frequenti.
- Vive in ambienti polverosi o sporchi (es. giardino o garage).
- Ha fatto disastri nella lettiera o ha avuto episodi di diarrea.
Cosa ti serve per lavare il gatto in casa
Prepara tutto prima di iniziare: così avrai una mano libera e ridurrai i tempi (e i rischi!).
- Shampoo specifico per gatti (mai usare quello per umani o cani).
- Due asciugamani: uno grande per avvolgerlo e uno piccolo per il muso.
- Bacinella o lavandino/vasca con tappetino antiscivolo o asciugamano sul fondo.
- Bricco, brocca o contenitore per sciacquare (in alternativa la doccetta).
- Spazzola o guanto da toelettatura.
- Phon, se lo tollera, a temperatura bassa.
- Premietti o snack, per rendere il tutto più “accettabile”.
Come preparare il gatto prima del bagno
1. Spazzola il pelo
Spazzola bene prima del bagno, soprattutto se il gatto ha il pelo lungo o spesso. Aiuta a sciogliere i nodi e facilita il lavaggio.
2. Taglia le unghie (opzionale ma consigliato)
Se il tuo gatto si agita o tende a graffiare, è meglio tagliare le unghie il giorno prima.
3. Scegli il momento giusto
Meglio lavarlo quando è calmo o un po’ assonnato, mai quando è nervoso o iperattivo.
Come lavare il gatto passo dopo passo
1. Prepara l’acqua in anticipo
Riempi la bacinella o il lavandino con circa 5-10 cm di acqua tiepida (mai calda!), in modo da non spaventarlo con il rumore del rubinetto.
Trucco importante: niente acqua corrente!
La cosa che dà più fastidio al gatto non è tanto l’acqua in sé, ma il rumore dell’acqua corrente. Il suono improvviso del rubinetto o della doccetta può innervosirlo moltissimo.
Per questo è fondamentale:
- Immergerlo lentamente in una bacinella già piena, così si evita il rumore.
- Insaponarlo con movimenti dolci.
- Sciacquarlo usando un contenitore per versargli l’acqua addosso, o la cornetta della doccia tenuta vicino al corpo e con getto minimo.
Questo trucchetto aiuta tantissimo a calmarlo e ti permette di lavarlo in modo più semplice ed efficace.
2. Insapona il corpo
Applica una piccola quantità di shampoo e massaggia il pelo, evitando occhi, orecchie e muso. Parti dal collo e scendi verso la coda.
3. Sciacqua con calma
Usa il contenitore o la doccetta per eliminare ogni traccia di shampoo. È importante sciacquare bene, altrimenti potrebbero comparire irritazioni.
4. Pulisci la testa a parte
Usa un panno umido per pulire delicatamente muso e orecchie, senza mai versare acqua direttamente sulla testa.
Dopo il bagno: asciugatura e coccole
1. Tampona con un asciugamano
Avvolgilo subito in un asciugamano morbido e asciuga il più possibile, senza strofinare.
2. Usa il phon (opzionale)
Solo se non lo spaventa. Tieni il phon a bassa temperatura e a distanza. In alternativa, tienilo in una stanza calda finché non è completamente asciutto.
3. Premialo
Dagli un premietto o tante coccole. Lo aiuterà a ricordare il bagno come qualcosa di positivo (o almeno sopportabile!).
Ogni quanto lavare un gatto?
In media, 1 o 2 volte l’anno sono sufficienti, ma può variare in base allo stile di vita, al tipo di pelo e alla salute. I gatti a pelo lungo o che escono spesso possono richiedere lavaggi più frequenti.
Conclusione
Lavare un gatto in casa non è un’impresa impossibile, ma richiede pazienza, dolcezza e qualche accorgimento. Non lasciarti frenare dai falsi miti: anche i gatti si sporcano, e ogni tanto hanno davvero bisogno di una lavata. Con i giusti strumenti e un po’ di tranquillità, puoi farlo senza traumi, mantenendo il tuo micio sano, pulito e profumato.
