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Si possono lavare i gatti?

Si sente spesso dire che i gatti detestano l’acqua, ma è vero? Si possono lavare i gatti senza spaventarli? In realtà la soluzione esiste e, come vedremo, è a portata di toelettatura!

Si possono lavare i gatti?

Una delle domande più frequenti che un toelettatore si sente porre è; “Si possono lavare i gatti?”

Secondo uno dei luoghi comuni più diffusi sui gatti, questi animali odierebbero ferocemente l’acqua. In effetti non si può dire che il gatto ami bagnarsi, ma ciò non significa che non si possano lavare i nostri mici. È vero che il gatto è per sua natura un animale molto pulito, ma il mantello necessita comunque di alcune cure specifiche. Tanto più se abbiamo in casa un gatto a pelo lungo, come un Persiano, un Ragdoll oppure un Maine Coon.

Perché si dice che è difficile lavare i gatti?

Si dice che tutti i gatti odiano l’acqua, e che lavare i gatti sia un’impresa “eroica”, ma questo non è sempre vero. I gattini, per esempio, sono spesso molto curiosi e non esitano a infilare le zampine nelle pozzanghere o a ruzzolarsi sotto la pioggia. Esistono anche gatti che adorano giocare con l’acqua, per quanto ci siano delle notevoli differenze da razza a razza e perfino da gatto a gatto, proprio come con le persone.

Tuttavia, la sensazione di infradiciamento del pelo è spesso percepita dal gatto come una causa di fastidio. Al contrario del cane, infatti, il gatto ha una struttura fisica molto diversa, più agile e flessibile. I suoi scatti sono repentini e fulminei; non per niente è in grado di dare la caccia – e spesso di acciuffare – anche animali velocissimi come topi, uccelli e lucertole. Per il gatto, la prontezza dei riflessi è un retaggio ancestrale e una risorsa indispensabile alla sopravvivenza, sia per fuggire che per combattere i nemici. Ecco perché ai gatti non piace essere lavati di frequente. Il pelo bagnato aderisce al corpo, rallentando i movimenti e ingoffandoli. Ciò comunica al gatto una sensazione di vulnerabilità contro eventuali pericoli… che in casa o dal toelettatore non esistono, ma lui non lo sa!

Inoltre, il gatto tende a curare da sé la propria igiene e non capisce per quale motivo il suo padrone (o un estraneo) lo sottoponga a una pratica stressante e, dal suo punto di vista, inutile. Ma lavare i gatti è indispensabile almeno occasionalmente, se vogliamo mantenere il loro pelo lucido, pulito e soprattutto privo di nodi e parassiti.

Come lavare un gatto
Lavare i gatti non sarà un problema se li avremo abituati a giocare con l’acqua fin da micetti

Ogni quanto si devono lavare i gatti?

In genere il gatto, a meno che non sia un soggetto da esposizione, non necessita di essere strigliato spesso come il cane. Infatti la maggior parte dei gatti domestici vive in casa, e non ha particolari occasioni di sporcarsi. Diverso il caso se abbiamo un giardino o un terrazzo e permettiamo al nostro gatto di andarsene in giro, magari con un campanello al collo. In questa circostanza il nostro micio potrebbe imbrattarsi accidentalmente, venendo in contatto con superfici sporche, oppure contrarre qualche parassita dannoso per la sua salute, come le pulci.

Generalmente a un gatto che non abbia particolari esigenze da show basterà essere lavato una volta al mese, o una volta ogni due mesi. La toelettatura però non può prescindere da una buona cura del mantello da parte del proprietario.

Il gatto, soprattutto se a pelo lungo, andrebbe spazzolato a casa tutti i giorni onde evitare che si formino nodi. Nel caso il mantello sia particolarmente sporco o necessiti di una particolare toeletta, invece, occorrerà il lavoro di un professionista qualificato e in gamba.

Naturalmente, se il pelo presenta ingiallimenti o macchie persistenti oppure emana un cattivo odore sarebbe anche opportuna una visita dal veterinario, per assicurare che il nostro micio non sia malato o abbia contratto qualche micosi fungo della pelle. Il veterinario accerterà le buone condizioni del gatto e, se ci sono necessità particolari, saprà fornire indicazioni che riporteremo al toelettatore, ad esempio sciampi specifici.

Una cura costante del mantello è fondamentale quanto lavare i gatti

Come si fa a lavare i gatti?

Si diceva dell’importanza che ha per un toelettatore professionista avere un buon feeling con gli animali. Ciò è vero soprattutto quando ci si ritrova in circostanze particolarmente delicate, come per esempio dover lavare un gatto. In questo caso è importantissimo far sentire tranquillo, sicuro e rassicurato il micio.

Per lavare i gatti occorre attenzione, calma e soprattutto molta pazienza. Dovrete comunicare al gatto, con i vostri gesti, il tono della voce e i movimenti lenti ma sicuri con cui manovrerete gli strumenti, che non c’è alcun pericolo e che lui è al sicuro con voi. Coccolatelo molto e cercate di non stressarlo utilizzando acqua fredda. La temperatura dovrebbe aggirarsi sui 38°, ovvero la temperatura corporea del gatto stesso. Se il gatto è entrato in confidenza con voi e ve lo permette, lisciategli i baffi seguendo la forma del muso. Questo gesto aiuta il gatto a rilassarsi.

Se il gatto è buono, di indole mansueta ed è stato abituato fin da piccolo a interagire con l’acqua, vedrete che non avrà problemi a farsi lavare. Se invece avete a che fare con un gatto molto nervoso o timido, non insistete (finireste per stressarlo ulteriormente) e usate una lozione per il pelo in schiuma o senz’acqua. Questi prodotti sono comunque indicati per la cura del pelo e garantiscono, tutto sommato, un buon risultato. Almeno per i primi tempi, finché il gatto non avrà preso confidenza con voi e con l’ambiente, non riprovate a immergerlo nell’acqua. Solo in seguito, se il gatto si dimostrerà più tranquillo e socievole, potrete nuovamente tentare a piccoli passi di abituarlo alla vasca.

Basta un po’ di pratica, tanta pazienza e calma per lavare i gatti senza spaventarli
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