Moreno Sartori non è un toelettatore ma da più di 20 anni si occupa di educazione e rieducazione del cane, attraverso percorsi individuali e personalizzati. E’ Mind to Mind Animal Comunicator, ovvero comunica con gli animali attraverso un percorso che ha personalmente ideato e costruito. Insegna meditazione ed è Master di Reiki, attraverso queste due discipline, ha l’opportunità di aiutare ancora di più gli animali ed i loro compagni umani.
Ai Miei amici Toelettatori
Cari Toelettatori, da qualche tempo ho avuto modo di fare conoscenza con alcuni di voi, per scoprire che c’è un’attenzione sempre crescente per il benessere dei nostri amici pelosi, non solo legato a ciò che deriva dal vostro lavoro, ma soprattutto a ciò che accade durante lo svolgimento di questo.
Cerco di essere più chiaro. Sappiamo bene che la salute del cane e del gatto deriva anche dall’essere puliti ed ordinati e non solo la loro, anche l’igiene dei loro conviventi umani, in questo modo migliora
Vedo però che è in crescita e questo mi rende molto felice, la ricerca di metodi e modalità per fare si che gli animali di cui vi prendete cura stiano bene mentre lo fate.
Io faccio un lavoro che non rende obbligatorio il contatto con l’animale e questo, rispetto a voi, rende le cose molto più semplici. Lavoro però a stretto contatto con gli stati emotivi di quelli che ormai considero amici, quel tanto che basta per essere assolutamente consapevole delle emozioni che provano.
Oltre a indagare su ciò che provano vivendo con i loro compagni canini ed umani, mi è capitato di domandarmi quale sia la loro risposta emozionale in relazione a ciò che accade durante la toelettatura.Se volete posso rendervi partecipi di alcune loro risposte.
Come ti senti sul tavolo da toelettatura?
- Sono piuttosto a disagio perché temo di cadere.
- Essere legato e costretto, mi infastidisce tanto.
- A volte un movimento sbagliato mi porta a mettere una zampa fuori dal tavolo e questo mi spaventa molto.
Cosa provi quando ti viene tagliato il pelo?
- Mi sento più libera.
- Mi da fastidio il rumore della macchinetta.
- Il rumore prodotto dal taglio del pelo con le forbici è molto fastidioso, soprattutto vicino alle orecchie.
Ti piace essere spazzolato?
- Piacevole.
- Gradevole finché la spazzola non si incastra nel pelo.
- Mi graffia la pelle, non è sempre gradevole.
Ti piace essere insaponato?
- È una strana sensazione.
- Gradevole, finché lo shampoo non mi arriva negli occhi.
- A volte il profumo mi da fastidio.
Ti piace essere bagnato?
- Si, è rigenerante.
- Amo l’acqua, ma non gli spruzzi sul muso.
- Se potessi, scapperei dalla vasca.
Cosa senti quando vieni asciugato?
- Un gran frastuono.
- Mi da fastidio l’aria sul muso e sulle orecchie.
- È piacevole, ma a volte l’aria è troppo calda.
- Mi diverte, se l’aria non è troppo vicina, mi sembra di correre anche se sono fermo.
Saresti più tranquillo se capissi cosa sta succedendo?
- Assolutamente si.
- Avrei comunque un po’ di paura, ma proverei maggior sollievo.
- Potrei abituarmi più facilmente.
Ti piace andare dal toelettatore?
- No.
- Abbastanza, mi da sempre qualche premietto.
- Preferirei non ansarci, ma poi il mio padrone mi fa un sacco di complimenti.
- C’è un ambiente molto caotico.
- Non saprei, il toelettatore è sempre molto agitato.
- No, mi tratta male, sto fermo solo perché ho paura.
Non importa che vi domandiate se queste risposte siano il semplice frutto di un esercizio di fantasia o se invece arrivano realmente dai nostri amici pelosi, ciò che importa è che scatenino una riflessione.
Sono stato per diverse ore a contatto con alcuni di voi, vi ho visti lavorare, vi ho visti impegnati nel dare un risultato ottimo anche a fronte di alcune difficoltà gestionali dell’animale. Ma ciò che più conta, è che vi ho visti innamorati del vostro lavoro e del risultato che questo produce.
Stando a contatto stretto e quotidiano con gli animali, non si può fare a meno di comprendere che dentro quell’essere peloso, più o meno grande, c’è un microcosmo, fatto di emozioni, stati d’animo, idee, ma soprattutto pensieri. Questi pensieri sono esattamente della stessa natura dei nostri.
È importante familiarizzare con l’idea che ogni volta che nella nostra mente costituiamo un pensiero, questo produce energia e dal momento che non siamo solo antenne grado di trasmettere, ma anche capaci di ricevere, questo rende sia noi che gli animali, capaci di comprendere ciò che passa nella mente degli altri, anche senza che questi parlino.
Immaginate tra l’altro, cosa possa significare, non avere la possibilità di comunicare verbalmente. Capisco, che per alcuni aspetti questa potrebbe sembrare uno seccatura, per altri però, ho una convinzione diametralmente opposta. L’espressione verbale, Su cui ognuno di noi fa affidamento, da quando impara a parlare, è spesso fonte di inganno. Sicuramente sarà capitato anche a voi che qualcuno vi abbia mentito. Avrete e quindi fatto esperienza della “pericolosità“ della comunicazione verbale.
Se questa ci mancasse e fossimo obbligati a manifestare i nostri stati d’animo attraverso le posture, a quel punto, cadrebbe ogni forma di menzogna.
Ma, aspetto non meno importante, questa condizione ci darebbe l’opportunità di essere meno inquinati da ciò che sentiamo e ci renderebbe più aperti a quelle forme di energia generate dal pensiero altrui, che ci forniscono informazioni certe su ciò che ci accade intorno.
Questa condizione, è quella che gli animali con cui voi ed io lavoriamo, vivono costantemente. Comprendere questo, significa predisporsi ad avere una comunicazione più efficace con loro.
È innegabile che quando siamo preoccupati, nervosi, stressato o addirittura arrabbiati, il rapporto con loro diventa estremamente più difficile. Cercare dentro di sé lo stato d’animo e le emozioni migliori, prima di approcciarsi con l’animale, rende migliore l’esperienza di questo scambio, sia per noi che per loro.
Alcuni di voi, hanno già preso coscienza con questi aspetti e per chi ancora non l’ha fatto, spero che questo articolo possa muovervi nella giusta direzione.
Moreno Sartori
morenomaxsartori@gmail.com